Qualche giorno fa, era rimbalzata sui quotidiani mondiali la notizia di una copia esatta della Sfinge di Giza (vedi foto) fatta costruire a Luquan, Cina, come attrazione principale di un parco a tema in fase di realizzazione. La Sfinge cinese è quasi identica all’originale, sia nelle dimensioni (alta circa 20 m e lunga 60) che, se si escludono gli occhi un po’ troppo strabuzzati e il sorrisetto alla Gioconda, nell’aspetto. Ovviamente non è fatta in blocchi di calcare ma in cemento armato e ci sono voluti solo 2 mesi per completare i lavori.
Tale news sarebbe passata solo come particolarità giornalistica e fonte delle solite battute sui Cinesi che copiano tutto se le autorità egiziane non avessero intrapreso provvedimenti ufficiali contro la gemella orientale della Sfinge. Il ministro Ibrahim, scordandosi i veri problemi che affliggono i musei e i siti archeologici del suo Paese, ha addirittura annunciato che si appellerà all’UNESCO attraverso il delegato egiziano Mohamed Sameh Amr perché la replica infrangerebbe la Convenzione sulla protezione del patrimonio culturale e ambientale del 1972, aggiungendo che il fatto è ancora più grave dal momento che il colosso di Giza è iscritto nella lista del Patrimonio Mondiale. Inoltre, è stata già allertata l’ambasciata cinese al Cairo.
Saranno denunciati anche Gardaland e il Luxor Hotel di Las Vegas?
Aggiornamento (26/05/2014): sembrerebbe che un anonimo funzionario del parco divertimenti cinese abbia riferito che la copia sarebbe solo momentanea come set cinematografico per girare scene di alcuni film e fiction. Scusandosi per il malinteso, afferma anche che i Cinesi sono molto rispettosi del patrimonio culturale mondiale e che la statua verrà demolita alla fine delle riprese. Sarà vero?