La missione epigrafica del “Gebel el Silsila Survey Project”, diretta dalla Dott.ssa Maria Nilsson (Lund University, Svezia), ha ri-trovato un tempio di Nuovo Regno la cui ubicazione si era persa ormai da due secoli. Seguendo le indicazioni fornite dall’esploratore e orientalista svizzero Johann Ludwig Burckhardt (1784-1817), i membri del team si sono imbattuti nelle fondazioni di un luogo di culto che misurava 32,5 x 18,2 m, proprio a NO della stele di Amenofi IV. Da una prima analisi, sono emerse tracce di frequentazione sotto Thutmosi III, Amenofi III, Ramesse II e durante il periodo romano, ma un vero e proprio scavo potrà essere organizzato solo nella prossima campagna.
Gebel el Silsila, tra Edfu e Kom Ombo, è il più grande sito di antiche cave d’arenaria d’Egitto estendendosi per 2,5-3 km² su ogni lato del Nilo. Tutta quest’area, una volta conosciuta come Khenu/Kheny, è disseminata di pittogrammi rupestri preistorici, iscrizioni in geroglifico, ieratico, demotico, greco e copto e marchi di cava. L’obiettivo del progetto è proprio la documentazione fotografica dello sconfinato materiale epigrafico. Quest’ultima scoperta, però, sottolinea il fatto che il sito avesse anche una grande rilevanza religiosa.