Come spesso succede per questa rubrica, torno a parlare di Roma, città ovviamente ricchissima di musei e da sempre legata all’Egitto. Appartenente al polo espositivo dei Musei Capitolini e -neanche a farlo apposta- a una fermata di metro dalla Piramide Cestia, la Centrale Montemartini è un ottimo esempio di come si possa riconvertire al meglio, per scopi culturali, vecchie aree industriali dismesse, perché già la sede stessa diventa scopo di visita. Infatti, l’ex Centrale Termoelettrica Giovanni Montemartini, attiva dal 1912 al 1963, non è solo un semplice contenitore ma un piacevole connubio tra archeologia classica e industriale, in cui statue e mosaici si integrano alla perfezione con tubi, caldaie e gigantesche turbine. La seconda vita della struttura iniziò nel 1995, quando fu scelta per ospitare temporaneamente alcune sculture dei settori chiusi per restauro di Palazzo dei Conservatori in Campidoglio; dieci anni dopo, completati i lavori, la Centrale è diventata sede museale permanente con i pezzi rimasti e altri aggiunti.
Tra questi, spicca un ritratto ellenistico (foto in alto) che, sul sito web ufficiale, viene annoverato tra i capolavori del museo. Scoperta nel 1886 in Via Labicana, la testa apparterrebbe a una principessa tolemaica acconciata come Iside, identificata da alcuni con la celebre Cleopatra VII. Egittizzante, invece, è uno splendido mosaico con scena nilotica (foto in basso) scoperto nel 1882 in Via Nazionale. La composizione musiva risale alla seconda metà del I sec. a.C., periodo in cui si diffusero a Roma rappresentazioni del genere; in particolare, ritrarrebbe sacerdoti intenti in un rito religioso in onore di Sobek.
Poi, se si escludono un busto di Antinoo -l’amante dell’imperatore Adriano divinizzato dopo essere affogato nel Nilo- e un’urna con due teste di Giove-Ammone, non ci sono altri reperti riconducibili all’Egitto. Infatti, il motivo per cui sono tornato a visitare questo stupendo museo non è stato per cercare una collezione egizia minore ma per partecipare ad #ArcheoRacconto, progetto ideato dalle amiche Stefania Berutti (Memorie dal Mediterraneo) e Marina Lo Blundo (Generazione di Archeologi) che prevede la visita di un’esposizione e la creazione di racconti, ovviamente a tema storico-archeologico, ispirati all’esperienza (per maggiori info vi rimando alla loro pagina Facebook). Nel secondo volume, quello appunto nato dalla visita alla Centrale Montemartini, c’è anche il mio racconto che riguarda la nostra Cleopatra VII e le sue disavventure con i Romani. Potete leggerlo, insieme a tutti gli altri lavori, scaricando gratuitamente l’ebook al link seguente:
http://www.memoriedalmediterraneo.com/wp-content/uploads/2017/06/Archeoracconto-2.pdf