Nell’Oasi di Dakhla, una delle principali aree verdi del Deserto Occidentale (380 km a ovest di Luxor), gli archeologi egiziani diretti da Magdi Ibrahim hanno scoperto nell’ultimo anno cinque tombe risalenti al periodo romano. Più precisamente, il ritrovamento è stato effettuato a Bir Shagala, una delle necropoli della città di Mut, attuale capoluogo della provincia ma centro amministrativo dell’Oasi fin dall’Antico Regno. Il sito è già noto per strutture simili di questo periodo e la stessa missione ne aveva scavate altre 8 in precedenza.
Le “nuove” sepolture sono tutte costruite con mattoni crudi. La prima presenta un’ingresso che conduce a un ambiente trasversale e a due camere funerarie. La seconda manca dell’atrio, ma ha ancora la copertura a volta. Della terza è stata scavata per il momento solo la parte superiore a forma di piramide. Strutture piramidali sono rare per il periodo romano per il resto dell’Egitto, tuttavia sono comuni a Dakhla e in particolare a Bir Shagala. Infine, le ultime tombe hanno l’entrata in comune che porta alle due stanze sepolcrali.
Dei corredi si sono conservati diversi vasi in ceramica, una maschera funeraria in gesso dipinto (immagine in basso a destra), la base di una piccola sfinge in arenaria (14 x 12,7 cm) e due ostraka con un testo geroglifico e uno in ieratico.