Kom Ombo, scoperte due stele di Tolomeo V

Kom Ombo, scoperte due stele di Tolomeo V - Djed Medu
Source: MoA

Continuano a riservare sorprese i lavori di abbassamento del livello della falda freatica che minaccia il sito di Kom Ombo, nella provincia di Assuan, in corso ormai da oltre un anno. Numerose scoperte, alcune delle quali molto interessanti (come quella recente del laboratorio di un vasaio dell’Antico Regno), vengono effettuate casualmente scavando a due passi da uno dei più importanti templi greco-romani d’Egitto.

Ieri è stato annunciato il ritrovamento di due grandi stele in arenaria di Tolomeo XII Aulete (80-51 a.C.). Il sovrano governò l’Egitto durante la crisi finale della casata tolemaica. Tra dispute dinastiche interne e la pressione crescente di Roma a cui Tolomeo XI aveva lasciato in eredità tutto il Paese in un testamento probabilmente falso, il faraone fu perfino costretto ad andare in esilio nell’Urbe tra il 58 e il 55. Tornato ad Alessandria solo grazie all’appoggio di Pompeo e di un ancora giovane Marco Antonio, Tolomeo XII regnò fino alla morte nel 51, quando il trono passò ai figli Tolomeo XIII e la celebre Cleopatra VII.

La prima stele (2,80 x 1,20 x 0,35 m; foto sulla sinistra) presenta al centro della lunetta, che è sormontata da un disco alato, il re mentre colpisce un prigioniero con una mazza; davanti a lui la triade tarda del santuario di Kom Ombo: Haroeris (Horus il Vecchio), Tasenetnofret (ipostasi di Hathor e sposa di Haroeris) e Panebtauy (il figlio dei due, Signore delle Due Terre). Alle sue spalle, invece, ci sono la regina Cleopatra V (da alcuni autori indicata come Cleopatra VI) e la figlia Arsinoe IV. Sotto la scena si sviluppa un lungo testo in 34 linee di geroglifico e 33 di demotico. La seconda lastra (2,53 x 1 x 0,24 m; foto in alto) è praticamente uguale alla precedente se non per la presenza di due figli della coppia reale (Tolomeo XIII e Arsinoe) e di ‘sole’ 29 righe di testo geroglifico.

Mostafa Waziry, segretario generale dello SCA, ha riferito che i due reperti saranno trasportati verso il Cairo, presso il National Museum of Egyptian Civilization dove si procederà al loro restauro e a una traduzione più completa dei documenti.

Aggiornamento (3/09/2018):

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Dopo il trasferimento presso il National Museum of Egyptian Civilization, sono state rilasciate nuove foto delle due stele che sembrano smentire quanto dichiarato dal Ministero delle Antichità in un primo momento. Grazie a questi scatti, infatti, sono riuscito a leggere i cartigli, prima troppo confusi, del faraone che non sarebbe Tolomeo XII, bensì Tolomeo V Epifane (204-180 a.C.). Alle sue spalle, quindi, potrebbero esserci la moglie Cleopatra I, la madre Arsinoe III e un altro Tolomeo, forse il padre Tolomeo IV o un suo successore, ma di questo sono meno sicuro. Inoltre, come si può leggere all’inizio della prima riga, il documento risale al 23° anno di regno, cioè al 182 a.C.