Saqqara, scoperta mummia di una mangusta

Saqqara, scoperta mummia di una mangusta - Djed Medu

Ormai siamo abituati agli spoiler di Zahi Hawass che, aderente al suo personaggio istrionico, ha spesso anticipato scoperte la cui comunicazione sarebbe stata di competenza dei canali ufficiali del Ministero delle Antichità. Ma da qualche tempo a questa parte, anche Mostafa Waziry, segretario generale del Supremo Consiglio delle Antichità, ha cominciato a diffondere in anteprima interessanti foto dagli scavi che dirige.

Proprio ieri ha postato sui suoi social alcuni scatti che ritraggono un importantissimo ritrovamento effettuato a Saqqara: una mummia di mangusta risalente al 700 a.C. circa. L’identificazione dell’animale è stata possibile grazie a una radiografia e alla vicina presenza di una statua in legno perfettamente conservata (foto in basso). Waziry ha affermato che si tratterebbe della prima scoperta del genere, e in effetti lo è sicuramente per dimensioni e fattezze. In realtà, però, mummie più piccole di manguste egiziane o icneumoni (Herpestes ichneumon) sono ben attestate nel Periodo Tardo e tolemaico. Da non confondere con i toporagni, questi animali erano associati anche in epoche più antiche a divinità solari come Horus di Latopolis e Atum perché, per la loro caratteristica naturale di cacciatori di serpenti, erano visti come nemici del malvagio Apofis. Per questo, i fedeli lasciavano nei santuari come ex voto statuine bronzee cave o figurine su piccoli sarcofagi che potevano contenere i resti della mangusta (alcuni esempi dal MET, dal British e dal Brooklyn Museum).

Waziry non ha fornito altre informazioni rimandando il tutto alla comunicazione ufficiale del Ministero, ma è ipotizzabile che il ritrovamento sia stato effettuato nella stessa area che lo scorso anno aveva fornito centinaia di reperti e mummie di animali come leoni, gatti, coccodrilli, serpenti e scarabei.

Già la scorsa settimana, l’archeologo egiziano avava diffuso foto sempre da Saqqara preannunciando la scoperta di diverse mummie e l’apertura di un sarcofago ben conservato con all’interno il corpo imbalsamato di una donna (foto in basso).