Eccezionale e, visto il contesto, piuttosto inaspettata scoperta quella effettuata dalla missione egiziano-britannica a Tell el-Amarna, l’antica capitale del faraone Akhenaton (1351-1333 a.C.) situata in Medio Egitto. Il team dell’Amarna Project ha infatti individuato un ricco corredo funebre, consistente in 4 gioielli d’oro, in una tomba nel Cimitero del Deserto settentrionale. Gli oggetti accompagnavano una giovane donna, avvolta come di consueto per l’area in una semplice stuoia in fibre vegetali e deposta insieme ad altri individui in una sepoltura multipla consistente in un pozzo funerario e una piccola camera.
Come detto, stranamente per la natura non elitaria della necropoli, sul corpo della donna c’erano una collana con pendenti d’oro a forma di petalo e tre anelli sempre dello stesso metallo prezioso. Uno di questi presenta la figura del dio nano Bes (sulla destra), protettore di neonati e partorienti, mentre un altro (in alto al centro) ha incastonato un disco in steatite verde con un’interessante iscrizione che sembra riportare a un contesto reale. Secondo il dispaccio del Ministero, infatti, l’anello recherebbe l’inusuale titolo di sA.t nb.t tA.wy, cioè “Figlia della Signora delle Due Terre”, il che potrebbe quindi far riferimento, se confermato, a una figlia di Nefertiti. Tuttavia, guardando i segni sulla parte superirore, l’iscrizione potrebbe essere stata ricavata anche da un oggetto più grande con ipotetica lettura (parziale) di […] sA.t nb tA.wy, “Figlia del Signore delle Due Terre”. In ogni caso, si parlerebbe comunque di una principessa, senza però nessuna prova che la defunta lo fosse.
Come giustamente sottolinea la vice-direttrice della missione, Anna Stevens (University of Cambridge, Monash University), quella necropoli in genere presenta sepolture povere, quasi sempre disturbate dai ladri, consistenti in semplici fosse nella sabbia senza corredo e pochissime tombe a camera con pozzi. Quindi, più che all’appariscente valore della materia prima degli oggetti, vale la pena soffermarsi sul perché di questa anomalia. Ma per questo bisognerà aspettare un report più dettagliato con altre informazioni sul contesto di ritrovamento.
Il sito della missione: www.amarnaproject.com/