Un fotografo ucraino, Andrey Nekrasov, è riuscito ad ottenere dal Ministero delle Antichità il permesso speciale di fare qualcosa IN TEORIA vietata: usare il flash all’interno di una tomba della Valle dei Re. Ad un primo rifiuto, la promessa di pubblicità e di più turismo per l’Egitto ha garantito a Nekrasov il lasciapassare per fotografare le spettacolari decorazioni della KV2, la tomba di Ramesse IV (1154-1148 a.C.). Il risultato è magnifico (più per i vividi colori delle pitture che per l’effettiva bravura del fotografo), ma non sembra giusto concedere tali eccezioni a regole create appositamente per la salvaguardia dei delicati pigmenti. Per questo, stride la decisione di chiudere al pubblico la tomba di Tutankhamon e di sostituirla con una replica che dovrebbe essere istallata accanto alla Carter House intorno a giugno.
Ramesse IV, dopo essere salito al trono in età avanzata, regnò per pochi anni. Quindi, alla sua morte, la tomba non era stata ancora completata. Infatti, quella che è la camera funeraria (dove è conservato il più grande sarcofago di tutta la Valle, lungo 4 m e alto 3) sarebbe dovuta essere una stanza a pilastri intermedia nel progetto iniziale, noto grazie a due disegni su ostrakon e papiro (Pap. Torino 1885, recto). Ma ciò che colpisce è la decorazione pittorica che ricopre pareti e soffitto e che riprende passi di testi funerari come il Libro dei Morti, il Libro delle Porte (vedi immagine) e la prima attestazione del Libro delle Caverne.