Il Petrie Museum of Egyptian Archaeology ha reso disponibili sul web le immagini 3D di alcuni reperti. Ora, con il semplice movimento del mouse, è possibile osservare 28 degli 80.000 oggetti conservati presso il museo londinese. Le scansioni virtuali ruotano su ogni lato mettendo in luce anche quelle parti del pezzo che normalmente non sono accessibili al visitatore. Il sito è in versione beta quindi verrà aggiornato costantemente.
Il Petrie Museum possiede una delle collezioni egittologiche più importanti del mondo. Collegato con lo Univesity College London, nacque nel 1892 con scopi didattici grazie alla donazione della scrittrice Amelia Edwards (che aveva viaggiato lungo tutto il Nilo e che fu tra i fondatori dell’Egypt Exploration Fund, diventato poi Egypt Exploration Society). Ma, come si può capire dal nome, il museo crebbe soprattutto grazie alle scoperte fatte in quasi 50 anni di scavi dal Prof. William Flinders Petrie, l’archeologo che introdusse la metodologia scientifica nell’egittologia.