Spiegato il mistero dell’armata persiana perduta nel deserto (?)

Spiegato il mistero dell'armata persiana perduta nel deserto (?) - Djed Medu

Come è possibile che 50.000 uomini spariscano nel deserto senza lasciare alcuna traccia? Questa è la domanda che da due secoli si pongono archeologi, viaggiatori e avventurieri e che forse potrebbe aver trovato una risposta con gli studi di Olaf Kaper dell’Università di Leida. L’enigma riguarda un avvenimento raccontato da Erodoto: intorno al 524 a.C., l’imperatore achemenide Cambise II avrebbe inviato in Egitto, che all’epoca era sotto il controllo persiano della XXVII dinastia, un’armata che, però, fu investita da una tempesta di sabbia nelle vicinanze di Tebe. La notizia non è mai stata verificata da nessun ritrovamento archeologico né da altre fonti scritte.

Alcune scoperte casuali potrebbero darci una spiegazione. Grazie alla decifrazione dei testi del tempio locale, Kaper pensa che il sito di Ahmeida, nell’Oasi di Dakhla (vedi foto), possa essere stato una roccaforte dei “partigiani” egiziani contro la dominazione straniera. Quindi, Cambise potrebbe aver mandato l’esercito a sedare la rivolta ricavandone solo una sconfitta per mano di Petubasti III, poi fattosi incoronare faraone a Menfi. Questa effimera ribellione, però, durò solo due anni, fino a quando Dario il Grande riconquistò con la forza le terre perse dal suo predecessore. A questo punto, la versione di Erodoto, che scrisse circa 75 anni dopo i fatti, appare come il frutto di una ricostruzione propagandistica dei Persiani che avrebbero preferito coprire l’onta di una sconfitta con l’intervento di elementi naturali.

http://www.news.leiden.edu/news-2014/leiden-egyptologist-unravels-ancient-mystery.html