Procedono a rilento i lavori di costruzione del Grand Egyptian Museum. Le dichiarazioni ufficiali di slittamento della data d’inaugurazione superano quelle sui progressi del cantiere. Sul sito ufficiale del GEM, vengono segnalati 303 giorni al termine, ma già a febbraio si parlava di marzo 2016. Il ritardo della III e ultima fase del progetto è evidente dalle immagini che abbiamo a disposizione (quella in alto risale allo scorso luglio) e sarebbe stato causato da una difficoltà di reperimento di fondi. Ora, l’ultima previsione allontana l’apertura al 2017 ed è stata presentata durante la firma di un accordo tra il Ministro delle Antichità El-Damaty, il direttore del museo Tarek Tawfik e Ku Goto, amministratore delegato della Japan International Cooperation Agency, il principale finanziatore del GEM. La JICA, dal settembre 2014 al marzo 2016, fornirà un servizio di aggiornamento professionale per i circa 650 archeologi, restauratori e curatori che lavorano presso la struttura.
Ricordo che il Grand Egyptian Museum di Giza sarà (chissà quando) il più grande museo archeologico del mondo con 470 mila m² e 100.000 reperti esposti (tra cui 3500 dalla tomba di Tutankhamon). La posa della prima pietra risale al febbraio del 2002 quando venne lanciato il concorso internazionale per il progetto, mentre gli sporadici lavori della I fase sono iniziati nel 2005.
Intanto, prosegue il tentativo di portare il turismo culturale anche nelle località balneari. Dopo Sharm el-Sheikh, anche Hurghada avrà il suo museo archeologico nel 2016. Un nuovo edificio ospiterà oltre 22.000 reperti provenienti dai magazzini del MSA a Luxor. Anche in questo caso, il progetto sarà finanziato grazie a una mostra temporanea con 200 pezzi provenienti dai musei di tutto l’Egitto.