Un milione di mummie tutte insieme. Questa è la stima di Kerry Muhlestein per la necropoli di Fag el-Gamous, nell’estremità orientale del Fayyum. Gli archeologi della Brigham Young University di Provo, Utah, in circa trent’anni hanno scavato più di 1700 sepolture, ma l’estensione del sito e la densità dei corpi hanno portato al calcolo di quella cifra pazzesca (trovata pubblicitaria?). Lo stesso Mushlestein, direttore dell’attuale missione dell’università statunitense, ha presentato gli ultimi risultati a Toronto, durante la conferenza internazionale della Society for the Study of Egyptian Antiquities, ammettendo che in passato c’è stato scarso interesse alle pubblicazioni. Per il momento, è stato avviato un database con i dati delle mummie ritrovate finora.
La necropoli è stata utilizzata dal periodo romano a quello bizantino (I-VII sec. d.C.) da gente comune, quindi i defunti sono sepolti senza bare o particolari corredi. Anche la mummificazione è dovuta solo al clima secco della zona. Ma non sono mancati ritrovamenti interessanti come tessuti perfettamente conservati (sudari funebri e un paio di scarpette colorate da bambino), la mummia di una bambina di 18 mesi con quattro braccialetti e quella di un uomo alto addirittura 2,13 m. Il vero mistero, però, è per quale sito servisse un cimitero così vasto, dato che il vicino villaggio è troppo piccolo e la non lontana città di Filadelfia (da Tolomeo II Filadelfo) ha già le sue aree funerarie.
Per maggiori informazioni su Fag el-Gamous, è disponibile un articolo del 2013 pubblicato su “Studia Antigua”.
Aggiornamento (clamoroso) delle 15,21:
La stima di un milione di mummie per il sito di Fag el-Gamous mi era sembrata subito esagerata e, infatti, è appena stato emesso un comunicato ufficiale del Ministero delle Antichità che annuncia che non verrà rinnovata la concessione di scavo alla missione della Brigham Young University (che durava da 28 anni) a causa delle dichiarazioni mendaci rilasciate al Daily Mail.