In Spagna, il Comando per la Tutela del Patrimonio Storico della Guardia Civil ha sgominato un’organizzazione criminale internazionale che stava mettendo sul mercato nero 36 reperti egizi, valutati da esperti del Museo Archeologico di Madrid intorno ai 300.000 euro. I pezzi sequestrati (e non scoperti… Ogni riferimento a ministri dei Beni Culturali è puramente casuale) proverrebbero da scavi illegali a Saqqara e a Mit Rahina e comprendono, tra gli altri, quattro grandi vasi canopi in calcare, alcuni bronzetti e una testa in diorite di Sekhmet (foto in basso) che, da sola, varrebbe un terzo della somma totale. Nell’operazione, sono stati arrestati a Barcellona e a Tortosa quattro cittadini egiziani e un antiquario spagnolo accusati di traffico di beni culturali, riciclaggio di denaro e affiliazione a gruppo criminale internazionale e rischiano fino a 15 anni di carcere. In contemporanea, la polizia egiziana ha fermato altri due uomini ad Alessandria da dove è partito il carico diretto al porto di Valencia.