A chi fa la raccolta differenziata della spazzatura, può capitare di essere indecisi su quale bidone utilizzare per un determinato tipo di rifiuto. Lo stesso dubbio sarà passato per la testa a una donna di Rueil-Malmaison, cittadina a ovest di Parigi, quando, nel 2000, volle sbarazzarsi degli oggetti trovati nella cantina di un palazzo appena acquistato. Presentatasi alla discarica comunale, infatti, chiese dove poter gettare una mummia (umido forse?) a un dipendente che, per fortuna, si rivolse al museo locale.
La famosa egittologa Christiane Desroches Noblecourt ne confermò l’autenticità, così vennero approntati esami più specifici. I resti imbalsamati, coperti da un involucro in cartonnage di media qualità, appartenevano a una bambina di cinque anni di nome Ta-Iset, vissuta intorno al 350 a.C. ad Akhmim (Alto Egitto). La radiografia ha evidenziato l’ottimo stato di conservazione dello scheletro e l’altezza di 92,5 cm. Sul fianco, invece, si trova un taglio apportato probabilmente da colui che portò il reperto in Francia, forse in cerca di un amuleto prezioso, cioè un generale di Napoleone che viveva a Rueil-Malmaison.
Ora, dopo tutto questo tempo, grazie anche a una raccolta di fondi che ha portato a un restauro di un anno, la mummia è stata da poco esposta presso il Musée d’histoire locale.