Nell’ultimo anno, gli archeologi polacchi diretti da Jacek Kabaciński (Instytut Archeologii i Etnologii – Polskiej Akademii Nauk) hanno scavato 60 nuove tombe neolitiche a Gebel Ramlah, antichissima necropoli del deserto occidentale vicina al confine con il Sudan (140 km ad ovest di Abu SImbel). Tra queste, due hanno attirato l’attenzione dei membri della missione per la loro singolarità; in particolare, la tomba 11 conteneva i resti di due uomini di cui uno presenta tracce di lesioni volontarie sui femori. Tagli intenzionali del genere non erano mai stati individuati per questo periodo nel Nord Africa. Un altro defunto, con varie patologie a livello osseo, invece, era stato letteralmente ricoperto da frammenti ceramici, pietre e ocra rossa; inoltre, sulla testa, è stato ritrovato una parte del cranio di una gazzella del deserto che fungeva da copricapo cerimoniale.
Il Ministero delle Antichità ha anche annunciato un’altra scoperta “polacca” compiuta nel sito di Tell el-Farcha, ma le quattro tombe predinastiche descritte sembrano corrispondere a quelle trovate già nel 2014. Quindi, prima di fornirvi i particolari, sto cercando una conferma.