Ministero delle Antichità lancia una raccolta fondi per ricomprare la statua di Sekhemka

Ministero delle Antichità lancia una raccolta fondi per ricomprare la statua di Sekhemka - Djed Medu

Approfittando del provvedimento del governo britannico che ha esteso il blocco all’esportazione della statua di Sekhemka, dal Ministero delle Antichità egiziano è partita la proposta di una raccolta fondi per pareggiare l’offerta di 14 milioni di sterline e per riportare il reperto in Egitto. Già all’indomani della messa in vendita tramite asta di Christie’s, El-Damaty aveva condannato fortemente il fatto e aveva chiesto che la statua tornasse in patria, invano. Così, il ministro, conscio di avere le mani legate dal punto di vista legale, ha lanciato una campagna mediatica sui principali quotidiani inglesi (vedi immagine a sinistra) per cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica; inoltre, si è rivolto in particolar modo agli uomini d’affari egiziani che vivono in Gran Bretagna chiedendo loro una somma sufficiente a ricomprare il pezzo per poi donarlo all’Egitto o almeno a un altro museo dell’isola. Intanto, durante la cerimonia di apertura dell’XI International Congress of Egyptologists, El-Damaty ha confermato di aver interrotto tutti i rapporti con il museo di Northampton che ha venduto la statua ottenendo circa 8 milioni di sterline.