A Tell el-Dafna, sito ad est del canale di Suez, 15 km a nord della città di Qantara, la missione egiziana diretta da Mohamed Abd el-Maqsoud ha individuato un tratto di 200 metri del ramo pelusiaco del Nilo (nell’area evidenziata di rosso nella cartina). La diramazione più orientale del Delta, cominciata a insabbiarsi dal I sec. d.C., era la principale via di navigazione per il Sinai. L’importanza strategica del luogo è testimoniata non solo dai resti di fortificazioni, costruite dal Nuovo Regno in poi per proteggere il cosiddetto “Cammino di Horus”, ma anche dalle fonti classiche. Per esempio, Erodoto definiva Daphnae come punto di guarnigione di Psammetico I (664-610) contro Arabi e Assiri. E proprio alla XXVI dinastia (664-525) appartengono alcune fornaci per la fusione del ferro scoperte dagli archeologi egiziani (vedi foto in basso). Purtroppo, non si hanno altri dati perché, come sempre succede per le missioni locali, le informazioni sono poche e confuse.