Lo scorso febbraio, Evelina Christillin aveva lanciato al TG1 una suggestiva idea secondo la quale si sarebbe potuta aprire una sede distaccata del Museo Egizio di Torino a Catania. La proposta, partita dal sindaco della città siciliana Enzo Bianco, era piaciuta alla direzione del museo e al ministro Franceschini e, nonostante sparute proteste da parte di alcuni leghisti sabaudi, sembra essersi concretizzata in un vero e proprio progetto. Ieri, infatti, Bianco ha incontrato, nella sede romana del MiBACT, il direttore Christian Greco, la responsabile amministrativa della Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino Samanta Isaia, la Soprintendente della Provincia di Torino Luisa Papotti e, in rappresentanza del Ministero, Giampaolo D’Andrea e Antonia Pasqua Recchia. Dal colloquio è emersa una bozza di convenzione che, una volta completata, sarà firmata dal Comune di Catania, dalla Fondazione Museo e dalla Soprintendenza.
Il primo cittadino etneo si è detto ottimista e ha chiesto un’accelerazione delle operazioni così per arrivare all’apertura della succursale entro la fine del 2017. La sede scelta per esporre reperti dai depositi del Museo Egizio è un’ala in ristrutturazione di 1000 m² dell’ex Convento dei Crociferi.