Nel tentativo di rianimare il turismo calante in Egitto, continuano le iniziative che sfruttano l’immenso patrimonio storico del Paese. Nell’arco di due giorni, ad esempio, sono stati inaugurati due nuovi musei archeologici. Il primo è stato ufficialmente aperto giovedì scorso a Marsa Matruh, famosa località balneare nord-occidentale sul Mediterraneo. La chiara intenzione del governo, rappresentato per l’occasione dal presidente Al-Sisi in persona, è di spingere chi arriva per il mare a visitare anche centri culturali. Nei due piani del museo (foto in alto), sono esposti circa 1000 reperti per lo più scoperti in zona ma anche provenienti da altri musei (Cairo, Alessandria, Suez) per sottolineare il ruolo di vicinanza con il confine con la Libia. Tra questi, spiccano statue di Ramesse II, Thutmosi IV, Tutankhamon e Sheshonq.
Sabato, invece, è stato il ministro delle Antichità Khaled el-Enany a tagliare i nastri del museo archeologico di Tell Basta (foto in basso), a Zagazig nel Delta centro-orientale. In questo caso, l’apertura dell’edifico è stata più travagliata perché l’inizio dei lavori risale al 2006 mentre il completamento al 2010. Come il precedente, il museo accoglie pezzi locali, dalla provincia di Sharqiya e in particolare dal sito dell’antica Bubastis, capitale del 18° nomo del Basso Egitto e città consacrata alla dea gatta Bastet.