Come ormai è tristemente noto, uno degli strumenti che l’ISIS sfrutta per finanziare le sue attività terroristiche è il traffico di antichità. I siti archeologici nei territori occupati, dietro la facciata delle distruzioni propagandistiche, sono stati trasformati in veri e propri supermarket di reperti da piazzare nel mercato nero.
Secondo quanto riferito ieri sera dal Tg1, i carabinieri e la polizia di frontiera di Salerno hanno bloccato un tentativo del genere sequestrando al porto un container pieno di reperti egizi. Il carico diplomatico si trovava in una nave proveniente da Alessandria, ma il materiale dovrebbe essere partito dal Sinai, area in parte controllata da Daesh.
I 118 oggetti recuperati comprendono un sarcofago, maschere funerarie in cartonnage, ushabti in faiance, monete, vasi canopi, giare e modellini in legno come quelli di due barche funerarie e uno di produzione di birra. La refurtiva, in attesa delle indagini della Procura di Salerno, è ora conservata presso la caserma Tofano di Nocera Inferiore.
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