Saqqara, scoperte rarissime mummie di scarabeo e altri animali imbalsamati

Saqqara, scoperte rarissime mummie di scarabeo e altri animali imbalsamati - Djed Medu

A Saqqara si è appena conclusa la conferenza stampa in cui FINALMENTE è stata annunciata la prima delle tre grandi scoperte archeologiche di cui si parla ormai da due mesi. Le altre due, perfino più importanti secondo quanto riferito dal ministro delle Antichità  Khaled El-Enany (in foto), sono state effettuate nell’Alto Egitto (una di sicuro a Luxor) e verranno rese pubbliche il 19 novembre presso il Museo Egizio del Cairo.

Tornando ad oggi, il ministro e Mostafa Waziry, segretario generale dello SCA, hanno parlato di diversi ritrovamenti in un’atmosfera, tra battute e problemi ai microfoni, più ilare del solito. Nei pressi del Bubasteion, il complesso templare consacrato alla dea Bastet, una missione egiziana ha individuato diverse mummie animali, alcune delle quali molto rare. In Epoca Tarda, infatti, si sfruttarono le già esistenti tombe rupestri di Nuovo Regno per deposizioni di animali imbalsamati, soprattutto gatti, da offrire come ex voto agli dèi. In particolare, sarebbero stati scoperti 4 ipogei di Antico Regno e 3 di Nuovo Regno nei quali si trovavano due casse in calcare, una contenente 2 mummie di scarabei perfettamente conservati e l’altra con ancora all’interno 200 insetti. Secondo Waziry, che dice di aver interpellato musei da USA, Italia, Francia, Inghilterra, Belgio e Russia, sarebbe un vero e proprio unicum della storia dell’egittologia (in realtà il Brooklyn Museum conserva un piccolo sarcofago con resti del coleottero, ma non è paragonabile a questo caso). Ovviamente non mancano decine di gatti mummificati. In più, sono state ritrovate anche due mummie di cobra custodite in statuette con le fattezze del serpente e due sarcofagi lignei con le rispettive mummie di coccodrillo. Tutti gli oggetti, che comprendono anche un migliaio di amuleti, papiri in demotico e ieratico, figurine di animali ecc., saranno esposti nel vicino Imhotep Museum.

A breve su National Geographic Italia per foto e approfondimenti.

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