Finalmente è arrivato l’annuncio della seconda delle tre grandi scoperte con cui il Ministero delle Antichità sta creando hype da mesi. Dopo le sepolture a Saqqara con mummie animali, stamattina il ministro El-Damaty e Mostafa Waziry hanno ufficalizzato alla stampa ciò di cui si vociferava già da settembre: una tomba nella necropoli tebana di el-Asasif con due mummie.
L’ipogeo, che conserva ancora le decorazioni parietali e del soffitto, databile al Medio Regno (come sembrerebbe dalla presenza di bastoni magici in avorio di ippopotamo e altri oggetti del corredo; altre fonti parlano di periodo ramesside come appare invece dalle pitture), ma sarebbe stato riutilizzato in Epoca Tarda. I primi proprietari della tomba sarebbero uno “Scriba della cappella della mummificazione nel tempio di Mut”, e sua moglie, una cantante del dio Amon. I sarcofagi, invece, risalirebbero alla XXV-XXVI dinastia (foto in basso). Nel corso dello stesso scavo, è stato individuato anche l’ingresso originario della già nota TT28, ultima dimora del funzionario ramesside Hori.
In ogni caso, ci sono ancora molti dati che non quadrano ed è probabile che le testate giornalistiche egiziane abbiano mescolato le foto scattate in questa tomba e quelle dell’apertura, effettuata sempre nella mattinata, di un sarcofago di XVIII dinastia scoperto recentemente dalla missione francese a el-Asasif (spunta anche un sarcofago “rishi” che è tipico del II Periodo Intermedio). Per questo, vi rimando all’articolo di domani su National Geographic in cui riporterò aggiornamenti e nuove foto.