La missione egiziano-tedesca a Eliopoli, nel sobborgo cairota di Matariya, diretta da Aiman Ashmawy (MoA) e Dietrich Raue (Università di Lipsia), continua a riservare novità. Qualche giorni fa, infatti, Il Ministero delle Antichità ha annunciato i risultati dell’ultima campagna di scavo che si è svolta lo scorso settembre, elencando i ritrovamneti più importanti.
Spiccano soprattutto frammenti di sculture reali e rilievi con cartigli di faraoni del Nuovo Regno, come un blocco in calcare raffigurante Ramesse II (1279-1213 a.C.) nell’atto di fare offerte inginocchiato a Ra-Horakhti (foto in alto), la base di una statua in quarzite di Seti II (1205-1194; immagine in basso a sinistra) e la bella testa in granito rosso di una rappresentazione di una dea (Iside o Hathor) o di una regina (in basso a destra).
L’importanza del sito, consacrato al culto solare nel corso di tutta la storia egizia, si nota anche dalla datazione di altri ritrovamenti risalenti addirittura all’epoca predinastica (abitazioni e punti di produzione della birra precedenti al 3100 a.C.) e all’Antico Regno (2649-2130 circa), poi inglobati da strutture successive come un muro in mattoni crudi di Nuovo Regno, per arrivare a tracce di attività che vanno dal III Periodo Intermedio all’età tolemaica.
Per maggiori info: http://www.heliopolisproject.org/