Abido, scoperte inusuali camere scavate nella roccia

Abido, scoperte inusuali camere scavate nella roccia - Djed Medu

Stavano indagando un’area desertica a sud del cimitero reale di Umm el-Qa’ab, ad Abido, alla ricerca di antica attività umana, quando i membri del team egiziano diretto da Mohammed Abd el-Badi ha scorto una strana fila di buchi sulla falesia. Si tratta di una serie di aperture, tutte alla stessa altezza, che conducono a camere scavate nella roccia. Queste stanze, alte al massimo 1,20 m, sono singole o unite in gruppi di due, tre o cinque tramite finestre sulle pareti interne.

La datazione dell’insolita struttura, forse risalente al Periodo Tardo e tolemaico, è fornita dalla ceramica presente e da un unico graffito che cita il nome di un certo Khonsuenhorus, di sua madre Amenirdis e della nonna Neshorus. Per il resto, a esclusione di qualche nicchia e panca ricavate dalla roccia, non c’è nessun tipo di decorazione.

Anche la funzione è alquanto incerta. Le camere non dovrebbero essere sepolture; al contrario, secondo Matthew Adams, co-direttore della vicina North Abydos Expedition, la posizione nella Valle Sacra e la connessione a pozzi e a vene d’acqua naturali potrebbero suggerire un ruolo religioso.