Ismailia, contadino scopre stele di XXVI dinastia

Ismailia, contadino scopre stele di XXVI dinastia - Djed Medu
Source: Ministry of Tourism and Antiquities

Dopo la scorpacciata mediatica dello scorso aprile in cui, in rapida successione, abbiamo assistito alla parata delle mummie reali e allo scavo del villaggio di Amenofi III a Tebe Ovest, c’è stato un periodo piuttosto scarso di scoperte.

Curiosamente, bisognava aspettare un contadino per tornare a parlare di un importante ritrovamento archeologico. L’altro ieri, infatti, un uomo di Ismailia, città sulla riva occidentale del canale di Suez, ha individuato casualmente un blocco di pietra mentre stava arando il suo campo. L’oggetto si è rivelato poi essere una stele in arenaria di 2,30 x 1,03 x 0,45 m, risalente alla XXVI dinastia e, salvo qualche scheggiatura, in buonissimo stato di conservazione. Sulla sua faccia anteriore si legge la titolatura reale di Apries (589-570 a.C.; lo stesso dell’Obelisco della Minerva a Roma), nome grecizzato di Haaibra Wahibra. I cartigli del faraone sono incisi nella lunetta e nella prima delle 15 linee di testo geroglifico in cui si celebrano campagne militari verso Est. Si tratta infatti di una stele di confine sulla frontiera orientale d’Egitto.

L’uomo ha fortunatamente avvertito la polizia e il reperto è stato trasportato nel locale museo archeologico.