Dopo un gennaio piuttosto avaro di notizie, febbraio inizia subito con una grande scoperta che non poteva che venire dalla missione ceca ad Abusir diretta da Miroslav Bárta. Anche quest’anno, infatti, gli egittologi della Charles University di Praga hanno effettuato un importante ritrovamento nella necropoli dei dignitari di Antico Regno a nord di Saqqara: una barca solare in legno lunga 18 metri (vedi foto). L’imbarcazione, che serviva al defunto per il suo viaggio nell’Aldilà, dovrebbe risalire alla fine della III-inizi della IV dinastia (circa 2550 a.C.) perché in connessione con la vicina Mastaba AS54, situata 12 metri a nord. Questa grande tomba (52.6 x 23.8 m) apparteneva a un funzionario ancora sconosciuto vissuto ai tempi di Huni, ultimo faraone della III dinastia, e la cui importanza ora è sottolineata dalla presenza della barca che, finora, era stata ritrovata solo in contesti reali (basti pensare alle due di Cheope, una esposta accanto alla Grande Piramide e l’altra in fase di ricostruzione). Il buono stato di conservazione degli elementi del natante, pioli ancora inseriti, le fascine vegetali di copertura e le corde che tenevano insieme le tavole, permetterà un approfondito studio sulle tecniche di costruzione usate, grazie a una collaborazione, nella prossima stagione di scavo, con l’Istituto di Archeologia Nautica della Texas A&M University.