A Jhonatan Narváez l’oro di Kha!
Pochi minuti fa, il ciclista ecuadoriano, vincitore della prima tappa del 107° Giro d’Italia (Venaria-Torino), è stato premiato con una riproduzione della collana dell’Architetto e Capo della Grande Casa sotto i regni di Amenofi II, Thutmosi IV e Amenofi III (ca. 1425-1353 a.C.). A consegnare il riconoscimento alla prima maglia rosa del 2024 è stata Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, che aveva presentato l’inziativa presso il Museo Egizio alla vigilia delle tappe piemontesi.
La scelta di dare questo specifico oggetto (foto in basso a sinistra) non è dovuta solo all’arrivo della tappa nella città che ospita la più importante collezione egizia d’Italia. Il collare shebyu è infatti un’ampia collana formata da una fitta serie di dischi aurei che rientra nella categoria di “oro del valore”, cioè gioielli che venivano elargiti dal faraone a funzionari particolarmente meritevoli. In sostanza, un premio, un riconoscimento proprio come la maglia rosa.
Il monile è fra l’altro ancora al collo della mummia di Kha che fortunatamente non è stata mai sbendata da quando fu scoperta nel 1906 nella sua tomba intatta (TT 8) a Deir el-Medina da Ernesto Schiaparelli, l’allora direttore del Museo Egizio. O meglio, il corpo, insieme a quello della moglie Merit, è stato sottoposto a un’autopsia virtuale che ha permesso di sfogliare, strato dopo strato, la copertura delle mummia. Grazie all’utilizzo della TAC e alla stampa 3D è stato quindi possibile, senza toccarli, evidenziare e ricreare i gioielli dei coniugi.
Source: gazzetta.it, museoegizio.it