Jean Claude Gandur, famoso collezionista svizzero, ha consegnata alle autorità locali un reperto egiziano dopo essere venuto a conoscenza della sua importazione illegale. Si tratta di una tavoletta d’offerta in alabastro per i sette oli sacri, risalente alla VI dinastia. Scoperto nel 1996 dalla missione dell’Australian Centre for Egyptology (Macquarie University, Sidney) a nord della piramide di Teti (2350-2330) a Saqqara, il pezzo era stato poi rubato dai magazzini dell’area archeologica e sostituito con una copia dopo il 2011.
Questo tipo di oggetto era utilizzato nella preparazione del cadavere per la mummificazione o per ungere occhi e bocca del corpo o della statua del defunto durante il “Rituale dell’apertura della bocca”. Sette tipi diversi di balsamo venivano versati nelle piccole depressioni, ognuno con il proprio nome inciso nella colonna corrispondente; da destra verso sinistra:
- “Profumo della festa” sTi-Hb;
- “Olio della preghiera” Hknw;
- “Olio del sacrificio” sfT;
- “Olio nekhenem” nXnm;
- “Olio delle invocazioni” twAw;
- “Olio di cedro” HAtt-aS;
- “Olio della Libia” Hatt-THnw.
La tavoletta è stata restituita ufficialmente all’ambasciata egiziana a Berna mercoledì scorso e sarà rimpatriata nei prossimi giorni.