I 9 metri del corridoio vennero ripuliti velocemente, fino ad arrivare alla seconda porta sigillata della tomba di Tutankhamon. Carter fece un foro nell’angolo superiore sinistro e v’infilò una sbarra di ferro: vuoto!
Sarebbe potuta essere una camera, così allargò il buco e nell’oscurità più completa accese una candela. La fiammella si agitava tanto per l’aria calda che fuoriusciva dall’interno quanto per il tremore della mano dell’archeologo. Ormai, tutti erano accalcati alle sue spalle e aspettavano con ansia un segnale qualsiasi che tardava ad arrivare. Così, dal diario personale di Carter si legge che Carnarvon, impaziente, chiese: “Can you see anything?”. La risposta è leggendaria: “Yes, it is wonderful”.
Infatti, mano mano che gli occhi si abituavano al buio, compariva “uno strano e meraviglioso miscuglio di oggetti belli e straordinari accatastati l’uno sull’altro”.
Era stata aperta l’anticamera stracolma di oggetti (circa 700) ancora perfettamente conservati, tra cui i carri, i tre letti zoomorfi, il trono e le due statue dei guardiani.
E il meglio doveva ancora venire…