Giovedì scorso, la polizia doganale egiziana ha sventato un tentativo di traffico di antichità destinate al mercato nero asiatico. In una nave in partenza per la Thailandia dal porto di Damietta (costa del Mediterraneo), sono stati scovati addirittura 1124 reperti archeologici nascosti in casse di legno tra rotoli di carta igienica. Si tratta del più ingente sequestro dal 2011. La refurtiva comprende pezzi che vanno dall’età faraonica a quella greco-romana come vasi di ceramica e alabastro, statue in legno e pietra, tavole d’offerta in granito, poggiatesta, maschere funerarie, un frammento di colonna e tantissimi ushabti. Non si conoscono i siti di origine degli oggetti che, comunque, saranno studiati da una commissione speciale di esperti. Dalle foto a disposizione, però, almeno una parte della refurtiva sembra essere composta da copie.
Per le foto di alcuni dei reperti sequestrati: https://www.facebook.com/media/set/?set=a.610315782441970.1073741903.391247427682141&type=3