Verso la metà di novembre, a Giza, saranno riaperte al pubblico due mastabe appartenenti ad alti funzionari di V dinastia. Nelle tombe, che fanno parte di un complesso quadruplo nella Necropoli occidentale, riposavano i corpi di Iymery e di suo figlio Neferbauptah. Il primo, probabilmente vissuto durante il regno di Niuserra (2445-2421), era scriba reale, sommo sacedote preposto al culto di Cheope e “Sovrintendente alla Corte Reale”. La sua sepoltura, la G6020, è chiamata «Tomba dei mestieri» perché caratterizzata da numerosi dipinti parietali che rappresentano attività lavorative e scene di vita comune del defunto e della sua famiglia (in basso, la spremitura dell’uva).
Neferbauptah, invece, era scriba, sacerdote e “Supervisore delle Proprietà Reali”. La sua tomba, la G6010, presenta dipinti dai colori ancora vividi e una statua a grandezza quasi naturale nella falsa porta per le offerte al morto (vedi immagine all’inizio dell’articolo).
Le strutture erano rimaste chiuse per molto tempo durante il restauro, ma, nel corso degli ultimi anni, si sono susseguiti annunci ufficiali del termine dei lavori. Sarà la volta buona?