Il governo egiziano ha da poco annunciato l’avvio dei lavori di ampliamento del Canale di Suez, la via d’acqua artificiale che, con i suoi 193 km, collega il Mar Rosso al Mediterraneo. Il progetto ha un’importanza economica fondamentale perché prevede il raddoppio di un tratto di 72 km che attualmente consente la navigazione solo a senso unico. Infatti, al termine dei lavori, previsto per il 2019/2020, i tempi di attesa delle navi passeranno da 11 a 3 ore.
I giganteschi cantieri che verranno allestiti nell’area, però, hanno spaventato alcuni archeologi egiziani che, preoccupati per la sorte dei vicini siti e memori di ciò che è successo con la Diga di Assuan, hanno chiesto spiegazioni. A rispondere è stato il Ministro delle Antichità El Damaty che ha affermato che la tratta in questione non attraverserà zone archeologiche e che, anzi, il progetto porterà una spinta positiva per le antichità del Sinai.
Ci fidiamo? Bah…