Alla presenza del ministro El-Enany, ieri è stato ufficialmente inaugurato un nuovo monumento nel Museo all’aperto del complesso di Karnak. Nell’area dell’angolo N-E della cinta di Amon-Ra preposta all’esposizione delle strutture ricostruite (come la “Cappella Bianca” di Sesostri I o la “Cappella Rossa” di Hatshepsut), da oggi è possibile ammirare anche la cappella in calcite di Thutmosi III (1458-1424) ritrovata in frammenti, tra il 1914 e il 1954, nel riempimento del 3° pilone e nei pressi del 9° pilone. Il sacello originariamente era posto di fronte al 4° pilone come stazione intermedia per accogliere la barca sacra di Amon durante le processioni, prima di essere smantellato e riutilizzato come materiale di reimpiego. La ricostruzione della cappella è stata affidata al team del Centre Franco-Égyptien d’Étude des Temples de Karnak (CFEETK) che aveva iniziato nel 2010 rimontando i pezzi delle pareti per poi passare, lo scorso anno, al difficile ricollocamento della lastra del soffitto, pesante 76 tonnellate (qui il video del procedimento). I lavori di restauro e pulizia finale si sono conclusi nelle scorse settimane.
http://www.cfeetk.cnrs.fr/index.php?page=anastylose-chapelle-thoutmosis-iii
Con l’occasione, è stato aperto al pubblico anche il Tempio Orientale di Ramesse II (1279-1212), costruito attorno all’Obelisco Unico nell’estremità est della cinta di Amon, prima del portale di Nectanebo I. Modificato da Taharqa (690-664) e da Tolomeo VIII (170-163), il santuario consisteva in un pilone e una sala ipostila.
Per la ricostruzione virtuale: http://dlib.etc.ucla.edu/projects/Karnak/feature/RamessesIIEasternTemple