Lo scorso dicembre, veniva annunciata la scoperta di una sfinge nei pressi del Tempio di Ptah a Karnak. La statua si trovava in cima a un deposito votivo che si è rivelato ricchissimo, per quantità e qualità, di altri oggetti di culto legati al dio menfita. Ora, gli archeologi del Centre Franco-Égyptien d’Étude des Temples de Karnak hanno finalmente completato lo scavo della favissa portando alla luce 38 reperti in calcare, grovacca, lega di rame e, in alcuni casi, perfino con una copertura d’oro:
- 14 statuette di Osiride;
- 3 statuette di babbuino;
- 2 statue di Mut di cui una presenta testo geroglifico;
- 1 testa e 1 statua frammentaria di Bastet;
- 2 basi non identificate;
- 1 frammento di stele con il nome di Ptah;
- diversi elementi decorativi che appartengono a intarsi di statue (iridi, cornee, barbe posticce, copricapi).
Inoltre, insieme alla sfinge, in cima e ai margini della fossa, sono state scoperte una piccola testa, forse appartenente a Imhotep divinizzato, e una stele frammentaria. La datazione del contesto coincide con la XXV dinastia (VIII-VII sec.) grazie al materiale ceramico. Di ogni ritrovamento è stato ricreato un modello virtuale (in foto quello di due figurine di Osiride) per facilitarne lo studio.
Per altre immagini e video: http://www2.cnrs.fr/presse/communique/3939.htm