Lo spettacolo “faraonico” dell’apertura del Viale delle Sfingi

Lo spettacolo "faraonico" dell'apertura del Viale delle Sfingi - Djed Medu

Come ampiamente pubblicizzato, ieri alle 18.30 (ore italiane) si è tenuta la cerimonia di apertura del Viale delle Sfingi di Luxor. L’evento è stato coperto da giornalisti di tutto il mondo e trasmesso in diretta sul canale YouTube dell’ufficio del turismo in Egitto (il video è ancora disponibile in basso).

Ci si aspettava un grande spettacolo – qualcuno aveva parlato di qualcosa di addirittura più sfarzoso della Parata delle mummie reali – ed effettivamente si sono notati un impegno e una preparazione tecnica maggiore rispetto alle manifestazioni analoghe del passato. Tutto questo perché l’inaugurazione è stata soprattutto, ancora una volta, una grande vetrina promozionale per cercare di attrarre di nuovo visitatori in Egitto.

Non a caso, dopo l’arrivo del presidente Al-Sisi, accompagnato dal ministro del Turismo e delle Antichità Khaled el-Enany, è partito un lungo spot in cui sono state mostrate tutte le attrazioni, culturali e non, della città di Luxor. Fra l’altro, in uno spezzone del video è stata brevemente spoilerata la scoperta di una tomba nella necropoli di el-Asasif con il segretario generale del Consiglio Supremo delle Antichità, Mostafa Waziry.

Autorità locali e ambasciatori stranieri erano seduti nella corte di Amenofi III del Tempio di Luxor, dove è stato allestito un palco con maxischermo e, nella prima parte della serata, si sono tenuti spettacoli di musica e balli tradizionali e con canzoni in inglese e arabo. Altri interventi stile musical erano già registrati in templi della riva occidentale, come il Ramesseo e Deir el-Bahari, e su una grande chiatta galleggiante nel Nilo.

In realtà, la processione vera e propria è durata solo mezz’ora. Come nella Festa di Opet – celebrazione religiosa durante la quale le barche con le effigi dei tre dèi della triade tebana, Amon, Mut e Khonsu, erano trasportate da Karnak al Tempio di Luxor – il lungo corteo ha percorso i 2700 metri della “Kebash Road” tra le sfingi e fasci di luci. Partendo da “Bab el-Amara”, l’ingresso monumentale del Tempio di Khonsu, centinaia di ballerini e figuranti vestiti con abiti faraonici hanno accompagnato le imbarcazioni fino alla seconda corte del Tempio di Luxor.

La colonna sonora, composta da Nader Abbassi – che ha anche diretto l’Orchestra Filarmonica Unita e 160 percussionisti – e Ahmed el-Mougy, è stata interpretata in particolare da quattro solisti: Shahd Ezz per l’intro, Haidy Moussa nel “Canto di Hatshepsut”, il tenore Ezz el-Ostul – fra l’altro, padre della prima cantante – nel “Canto di Amon-Ra” e, infine, Wael el-Fashny in “Luxor baladna” (“Luxor è il nostro paese”). Se si esclude l’ultimo brano che è tratto dallo storico film egiziano “Gharam fi al-Karnak” (“Amore a Karnak”), tutti gli altri pezzi hanno il testo in antico-egiziano estrapolato da inni templari.

Per rivedere l’intera cerimonia: