Durante i lavori di musealizzazione del Viale delle Sfingi, la lunga via processionale che collegava i templi di Luxor e Karnak, gli archeologi egiziani hanno effettuato diversi ritrovamenti databili al Periodo Tardo e all’epoca romana. L’area in questione è più precisamente quella dell’agglomerato di Naga Abu Asaba, nei pressi del tempio di Khonsu.
Come è capitato più volte in passato, sono stati scoperti forni circolari per la produzione di ceramica di epoca romana (foto in alto), insieme a un muro in blocchi di arenaria che serviva a contenere le piene del Nilo sulla sua riva orientale (in fondo a destra). Sempre a ovest della strada è poi emerso un muro in mattoni crudi lungo 30 metri, largo 2,5 e alto 3 (foto in fondo all’articolo).
Secondo gli ultimi annunci, la cosiddetta “Kebash Road” dovrebbe essere inaugurata al pubblico nel 2021, seppur i rinvii di questa data si susseguano ormai dal 2004, da quando si cominciò a liberare dalle case tutto il tratto di 2,7 km che veniva percorso durante la Festa di Opet. L’attuale sistemazione corrisponde a quella voluta da Nectanebo I (380-362 a.C.) che fece restaurare l’originale versione di Amenhotep III aggiungendo ai lati della strada 1350 sfingi, distanziate di 4 metri l’una dall’altra.