Fine anno, periodo di bilanci.
Shaaban Abdel-Gawad, coordinatore generale del Dipartimento Rimpatrio delle Antichità, ha riferito in un’intervista al canale satellitare Al-Hayat che dal 2011, dopo lo scoppio della primavera araba, sono stati recuperati circa 30.000 reperti illegalmente esportati dall’Egitto. In particolare, nel 2021 sono state oltre 5300 le antichità restituite da paesi stranieri. Gran parte dei pezzi, 5000 tra papiri, ostraka, maschere funerarie e altri frammenti di sarcofago, provengono dal Museo della Bibbia di Washington. Poi se ne contano 114 dalla Francia, 95 da Israele, 3 da Londra, 2 dall’Italia, 2 dal Belgio, 1 dal Canada e, più recentemente, 36, tra cui la testa di una statua di Sekhemet, dalla Spagna (foto in alto). A questi si aggiungono altri oggetti trafugati e finiti in Olanda, Germania, Cipro, Giordania e Libano. Ben 813 reperti, invece, sono stati sequestrati nel solo mese di novembre nei porti e aeroporti egiziani prima che lasciassero il paese.