Novità da Napoli e Torino: riapre la sezione egiziana del MANN e Catania potrebbe avere alcuni reperti dell’Egizio

Novità da Napoli e Torino: riapre la sezione egiziana del MANN e Catania potrebbe avere alcuni reperti dell'Egizio - Djed Medu

Finalmente, dopo oltre 5 anni di chiusura per “lavori di adeguamento degli impianti” (così riporta il sito ufficiale), il 7 ottobre riaprirà la sezione egizia del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (vedi foto). Ad annunciarlo è stato il nuovo direttore del museo, Paolo Giulierini, durante la presentazione della Giornata Internazionale della Guida Turistica. La collezione di Napoli è tra le più importanti e antiche d’Italia, costituitasi intorno agli anni ’20 dell’Ottocento grazie a pezzi appartenuti a privati (soprattutto il Cardinale Stefano Borgia e il viaggiatore Giuseppe Picchianti) e provenienti dagli scavi borbonici nell’area vesuviana e flegrea. I pezzi sono esposti nelle sale 18-23 che si trovano nel piano seminterrato. Questa novità non sarà l’unica iniziativa faraonica del MANN perché, dal 4 marzo, 40 reperti verranno prestati al Museo Egizio di Torino per la mostra «Il Nilo a Pompei. Visioni d’Egitto nel mondo romano» di cui parlerò nei prossimi giorni.

A proposito di Museo Egizio di Torino, nell’edizione serale del TG1 di ieri (il video del servizio), Evelina Christillin ha anticipato un possibile progetto che vedrebbe la realizzazione di una sorta di succursale siciliana della collezione piemontese. Secondo quanto detto dalla presidentessa della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, infatti, il sindaco di Catania Enzo Bianco avrebbe messo a disposizione un edificio per esporre alcuni tra i 26.000 oggetti conservati nei magazzini dell’Egizio. Sarebbe una collaborazione molto interessante che permetterebbe di ammirare opere che, a Torino,  difficilmente avrebbero spazio nonostante le recenti Gallerie della Cultura Materiale.