Ricorderete la vicenda dello storico palazzo di Tawfiq Pasha Andraos che, costruito nel 1897 a due passi dal Tempio di Luxor, era stato demolito lo scorso agosto perché pericolante. Dallo sgombero delle macerie erano emerse testimonianze archeologiche risalenti a diverse epoche, in particolare ai periodi romano e bizantino.
La missione del Supremo Consiglio delle Antichità ha continuato a scavare e ieri il segretario generale Mostafa Waziry ha presentato le ultime scoperte sui suoi social, confermando la datazione dell’area. L’egittologo ha infatti mostrato in un video una grande fornace in mattoni cotti, profonda 4 metri, probabilmente utilizzata per la fusione dei metalli (foto in basso a destra), e un’abitazione di epoca romana che in origine doveva avere due piani. L’edificio presenta diversi elementi più antichi di reimpiego come una stele in granito nero, raffigurante i faraoni Thutmosi IV e Amenofi II (1400 a.C. circa) in atto di offrire pane, acqua e incenso ad Amon-Ra (foto in basso a sinistra), e un frammento di rilievo tolemaico con la figura di Tolomeo III (246-222 a.C.).
Tra gli altri ritrovamenti ci sono alcuni contenitori in ceramica e pietra, una macina in granito connessa con una gran quantità di grano e lenticchie e una tavola d’offerte di liquidi (acqua o latte) in calcare di epoca romana, riutilizzata come architrave di una porta (foto in basso al centro).