MrBeast avrebbe affittato le piramidi di Giza per girare un video su YouTube, ma il Ministero egiziano del Turismo e delle Antichità smentisce.
Lo youtuber americano, all’anagrafe James Stephen Donaldson, è il più seguito al mondo sulla piattaforma con 337 milioni di iscritti ed è famoso per i suoi contenuti estremi e per la beneficenza, comunque sempre mirata a creare materiale per il canale. Infatti, i suoi video suscitano spesso polemiche, come quelle recentissime per la serie “Beast Games” appena uscita su Prime Video.
La scorsa settimana, invece, MrBeast ha pubblicato sui suoi social un breve video che lo ritrae sorridente con le piramidi di Giza sullo sfondo. Subito sono scoppiate le proteste sul web di chi accusava le autorità egiziane di avergli affittato il sito archeologico per “100 ore”, precludendo l’accesso ai normali visitatori durante le riprese.
Il clamore ha fatto scomodare il Ministero che ieri ha rilasciato un comunicato ufficiale in cui si specifica che allo youtuber è stato concesso il permesso di filmare a Giza fuori l’orario di apertura, per 7 giorni dal 4 dicembre, rispettando tutte le regole di sicurezza e sotto il controllo di archeologi dell’area. Quindi, le visite non sarebbero state mai interrotte seguendo il consueto protocollo adottato per chi vuole girare documentari o film nel sito.
Secondo l’egittologo Zahi Hawass, che ha partecipato alle riprese, MrBeast avrebbe pagato al Consiglio Supremo delle Antichità 20 milioni di sterline egiziane, circa 380.000 euro, e avrebbe alloggiato in un campo allestito a pochi chilometri da Giza.
In realtà, l’incomprensione – o mossa di marketing – è colpa di MrBeast stesso che, durante la seconda puntata del podcast “Beyond The Records” degli olimpionici Noah Lyles, Rai Benjamin e Grant Holloway, pianificava di esplorare i segreti di Giza per 100 ore e di dormire nella Grande Piramide. La clip, estrapolata dall’intervista, è diventata virale su TikTok negli ultimi giorni.