Importantissima scoperta quella effettuata in Giordania, dove è stata individuata un’iscrizione geroglifica nel deserto dello Wadi Rum. L’area, patrimonio dell’umanità UNESCO, è ben nota per le incisioni rupestri lasciate da viaggiatori di diverse lingue nel corso dei millenni, ma è la prima volta che viene identificato un documento egizio. La notizia è stata rilasciata ieri dalla ministra del Turismo e delle Antichità di Giordania, Lina Annab, in occasione della visita di Zahi Hawass.
L’iscrizione comprende i cartigli del faraone Ramesse III (1186-1185 a.C.), che evidentemente inviò una spedizione in questo luogo così lontano dai confini egiziani. La lettura completa del testo, difficile da effettuare dalle foto a disposizione, soprattutto per la riga in basso, si può ricostruire grazie a un video rilasciato dall’agenzia di stampa al-Arabiya Giordania e da un parallelo scoperto nel 2010 nell’oasi di Tayma, Arabia Saudita, che sembra corrispondere alla perfezione con l’iscrizione dello Wadi Rum:
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Oltre alle iscrizioni giordana e araba, sono note altre tre testimonianze simili con il nome di Ramesse III, due nel Sinai e una nel deserto sud del Negev, in Israele. Si può quindi ipotizzare che, all’inizio della XX dinastia, fossero ancora attive una o più piste carovaniere che collegavano il Delta del Nilo al sud della penisola araba, con lo scopo di procurarsi incenso, spezie e altri prodotti esotici provenienti dall’India.
Fonte: https://jordantimes.com/news/local/pharaonic-inscription-ramses-iii-discovered-southern-jordan