Ieri, 29 novembre, è purtroppo venuta a mancare Edda Bresciani, Professore Emerito dell’Università di Pisa e socia nazionale dell’Accademia dei Lincei. Nel cercare di ricordare una delle figure più importanti dell’egittologia italiana e internazionale, si rischierebbe di cadere in un’infinita lista impersonale di pubblicazioni, scavi e titoli. Così preferisco riproporre le bellissime parole della professoressa Marilina Betrò, sua allieva, che è riuscita a far emergere anche il lato umano, così peculiare, oltre a quello, di altissimo livello, accademico. Aggiungere altro sarebbe solo superfluo.
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Ricordo di Edda Bresciani
di Marilina Betrò
Il mio cellulare è pieno dei suoi whatsapp, stringhe colorate di immagini, messaggi icastici, divertenti, graffianti, punteggiati di emoj, per lei nuovi geroglifici che combinava e dominava, scriba eccellente anche in questi.
Il vuoto enorme del suo silenzio ora lo sommerge, mi sommerge.
Aveva compiuto 90 anni lo scorso 23 settembre, una delle ultime telefonate con lei che già non stava bene, la festa che avrei voluto farle per quell’occasione rimandata “a quella per i 100”, come ci dicemmo.
Per chi l’ha conosciuta e ha studiato alla sua scuola parlarne ora solo come della “egittologa” Edda Bresciani sembra far torto a quello che era il suo spirito multiforme, la cultura immensa, la curiosità versatile, insaziabile.
Egittologa era, certo – e grande: studiosa conosciutissima, ammirata e amata nell’ambiente scientifico internazionale, demotista geniale, archeologa che ha legato il suo nome a siti interi dell’Egitto (la sua Medinet Madi, la Saqqara saitica e persiana, dove con lei ho mosso i miei primi passi, ancora studentessa, Tebe); autrice di libri su cui si sono formate e si formano generazioni di egittologi: Letteratura e poesia dell’antico Egitto. Cultura e società attraverso i testi; Nozioni elementari di grammatica demotica; I testi religiosi dell’antico Egitto; La porta dei sogni. Interpreti e sognatori nell’Egitto antico.
Ed era tantissime altre cose: Accademica dei Lincei, Socia corrispondente dell’Académie des Inscriptions et Belles-Lettres di Parigi, medaglia d’oro della Presidenza della Repubblica per la Cultura e l’Arte, qui a Pisa Professore Emerito, insignita dell’Ordine del Cherubino, del Campano d’Oro e, come amava dire, “lucchese sì ma anche divenuta pisana dopo aver ricevuto, la Benemerenza di San Ranieri, prima donna ad esserne insignita”.
Ma soprattutto, al di là dei titoli e delle onorificenze, personalità irripetibile, irridente, irriverente, ironica, soprattutto auto-ironica, maestra unica: la provocazione – a pensare, a guardare il mondo da prospettive inedite, da sentieri mai battuti – era la sua maieutica.
Addio, Edda, ti ricordo qui con uno dei tuoi bellissimi haiku, uno dei pochi malinconici:
Bussa alla porta
portato dal vento –
un ramo secco
(Edda Bresciani, Pisa ETS, 2016)
Marilina Betrò
Professoressa di Egittologia e Civiltà Copta
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