Come già anticipato, in questi primi giorni del 2025, sono state annunciate diverse scoperte archeologiche effettuate nel sito di Saqqara, circa 30 km a sud del Cairo. Ho il piacere e l’onore di raccontare di uno di questi ritrovamenti utilizzando direttamente le parole di uno dei protagonisti! Ringrazio quindi moltissimo Nozumu Kawai, professore di egittologia presso la Kanazawa University e direttore della missione nippo-egiziana a Saqqara Nord, che mi ha gentilmente fornito il report dei risultati della campagna di scavo agosto-settembre 2024. Trovate qui di seguito la traduzione in italiano e il testo originale in inglese (🇬🇧 PDF).
Scoperta a Saqqara Nord di tombe dalla fine del Periodo Protodinastico all’inizio dell’Antico Regno e del Nuovo Regno
di Nozomu Kawai
La missione archeologica nippo-egiziana a Saqqara Nord, diretta dal prof. Nozomu Kawai della Kanazawa University, in Giappone, ha scoperto diverse tombe risalenti alla fine della II dinastia, all’inizio della III e alla XVIII dinastia nel Nuovo Regno. La missione ha iniziato a scavare la scarpata orientale dell’altopiano di Saqqara Nord nel 2017 e aveva già individuato nelle stagioni precedenti una catacomba greco-romana, sepolture a fossa del Nuovo Regno, tombe dall’Epoca tarda al periodo tolemaico e sepolture di superficie di quello romano.
L’ottava stagione di scavi, condotta tra agosto e settembre 2024, ha portato alla luce diverse nuove sepolture risalenti dal Periodo Protodinastico e a quello greco-romano. In particolare, la missione ha scoperto quattro nuove tombe risalenti dalla fine della II dinastia all’inizio della III, tra cui due mastabe in mattoni di fango e due tombe scavate nella roccia. Una mastaba (NST03) vicina al bordo dell’altopiano di Saqqara Nord ha una sovrastruttura in mattoni crudi e un pozzo sigillato da un blocco in pietra calcarea all’ingresso del passaggio che conduce alla camera funeraria.
Un’altra mastaba (NST06) è adiacente alla parete rocciosa calcarea. È costituita da una sovrastruttura in mattoni di fango, che misura circa 5 x 4 m in pianta, e da un pozzo rettangolare al centro, scavato nella parete rocciosa. Abbiamo trovato diversi vasi di pietra nelle sue vicinanze, tra cui un piatto di alabastro e vasi cilindrici fittizi in calcare databili tra la fine della II dinastia e l’inizio della III (foto in basso). Abbiamo anche individuato una saracinesca in calcare all’interno del pozzo che speriamo di scavare ulteriormente nella prossima stagione.
Sebbene non abbiamo ancora indagato due tombe rupestri di recente scoperta (NST04, 05), le dimensioni dei loro mattoni crudi suggeriscono la stessa datazione delle due mastabe. L’importanza del ritrovamento di queste tombe collocabili tra la fine della II dinastia e l’inizio della III sta nel fatto che a Saqqara Nord ora l’estensione della coeva necropoli sembra essere stata più estesa di quanto si pensasse in precedenza.
Oltre dieci sepolture a fossa risalenti all’inizio o alla metà della XVIII dinastia sono state scavate durante la stagione del 2024. La maggior parte di esse è già stata saccheggiata. Tuttavia, i vasi di ceramica diagnostici e gli amuleti trovati con i resti umani permettono di risalire a quella datazione. La scoperta di queste sepolture fornisce la prova della formazione della necropoli di Saqqara all’inizio del Nuovo Regno, quando Menfi fu ristabilita come capitale dopo la cacciata degli Hyksos.
Durante la campagna del 2024, sono proseguiti anche i lavori di restauro e sgombero della catacomba greco-romana. Il team ha trovato i resti di un individuo mummificato e diversi reperti, tra cui un modello in terracotta della cappella funeraria (foto in basso), un frammento della testa di una statuetta in terracotta della dea Iside-Afrodite, alcuni frammenti di sarcofagi di legno e di contenitori di ceramica.