Dopo pochi giorni dalla scoperta di una porzione di obelisco, la missione a Saqqara Sud diretta da Philippe Collombert ha individuato un altro pyramidion che, questa volta, dovrebbe appartenere a una piramide della regina di VI dinastia Ankhesenpepi II. Il blocco di granito è alto 1,3 m e ha una base quadrata dai lati di 1,1 m. Evidenti sono gli incavi utilizzati per il fissaggio alla sommità del monumento funebre e quelli per l’inserimento sulla punta della copertura in oro o rame. Il ritrovamento è stato effettuato a nord della piramide di Pepi II (2279-2184?), proprio dove ci si aspetterebbe che ci sia la piramide satellite di sua madre. Il pyramidion, quindi, sarebbe la prima traccia scoperta di questa struttura ancora non nota. In realtà, lo stesso Collombert ha riferito che la base del reperto, al contrario delle altre facce, è grossolana, come se non fosse stata finita di lavorare o per un riutilizzo successivo. A questo punto, mi chiedo cosa lo differenzi dall’obelisco della settimana scorsa che, almeno a prima vista, sembrerebbe molto simile.
Aggiornamento (21/10/2017):
Di fronte al dato archeologico, i membri della missione sono stati costretti a smentire la loro prima interpretazione. Da subito, il reperto era sembrato molto simile – per materiale, forma e dimensioni – alla punta dell’obelisco scoperto in precedenza, ma la presenza di scanalature per il fissaggio aveva fatto ipotizzare che fosse il pyramidion della piramide. Gli obelischi, infatti, sono monolitici. Ma, qualche giorno dopo, è stato individuato un altro frammento di granito che, a questo punto, apparteneva a un secondo obelisco di Ankhesenpepi II che era diviso in due parti perché forse fratturato durante la realizzazione.