Berenice, città portuale fondata nel 275 a.C. da Tolomeo II (285-246) in onore della madre, era il punto di partenza dalla costa del Mar Rosso per le spedizioni commerciali verso il Corno d’Africa, l’Arabia e l’India. Per questo, il sito archeologico ha spesso fornito ritrovamenti di ceramiche straniere, spezie e altri prodotti esotici da Asia e Africa orientale.
Tra questi, da poco si possono annoverare anche scimmie originarie del sub-continente indiano, scoperte dalla missione americano-polacca diretta da Steven Sidebotham (University of Delaware) e Iwona Zych (Uniwersytet Warszawski). I primati erano sepolti in una speciale necropoli dedicata ad animali domestici individuata nel 2011.
Dal cimitero, databile al periodo romano (I-II sec. d.C.), provengono i resti di gatti, cani, un maialino e diversi primati che, in un primo momento, erano stati considerati tutti africani. Se nel caso del babbuino verde (Papio anubis) non ci sono stati dubbi, le ossa attribuite a cercopitechi locali hanno avuto un’identificazione più problematica. Infatti, realizzando i modelli 3D degli scheletri e confrontandoli con quelli di altre scimmie, è emerso che in realtà appartenessero a macachi reshus (Macaca mulatta), specie endemica di India, Nepal, Bangladesh, sud della Cina e alcune zone del Sud-est asiatico.
Che in Egitto le scimmie fossero usate come animali da compagnia non è una novità; lo testimoniano diverse pitture tombali e la mummia di babbuino trovata nella KV50 della Valle dei Re. Ma è la prima volta che si trovano esemplari importati dall’Asia. Evidentemente, i macachi avevano dovuto sopportare un lungo viaggio via mare per poi, però, morire subito dopo. Tutti i primati, infatti, sono giovani perché, secondo l’archeozoologa Marta Osypińska, non si sarebbero adattati al clima e al cibo locali.
In ogni caso, si nota una certa cura nella deposizione degli animali: un macaco era coperto da un telo di lana, un altro era adornato da grandi conchiglie dall’Oceano Indiano; il alcuni casi, le scimmie hanno le zampe anteriori portate al muso in una posizione che, secondo i membri della missione, imiterebbe quella in cui erano sepolti i bambini.
Il sito della missione: https://pcma.uw.edu.pl/en/2019/04/17/berenike-2/