A Tabba Matouh, sito a ovest di Alessandria, è stato scoperto un laboratorio per la fabbricazione di ceramica risalente al periodo romano. La struttura comprendeva una serie di fornaci, tra cui due scavate nella roccia (foto in basso), e altri ambienti utilizzati anche in epoca bizantina per la produzione della calce.
Poco più a sud del laboratorio, la missione egiziana del Consiglio Supremo delle Antichità ha individuato un altro edificio che serviva come ripostiglio per utensili di uso quotidiano, come stoviglie e vasi da cucina, pestelli, macine, fusi da telaio ecc. Un ultimo locale era forse adibito alla cottura e alla vendita di cibo come dimostra la presenza di fornelli, anfore con resti di lische di pesce e diverse monete, di epoca tolemaica, sparse sul pavimento. In una stanza adiacente, su una pedana rialzata sono stati ritrovati frammenti di statuette votive in terracotta raffiguranti un faraone, Bes, Arpocrate e divinità femminili (foto in alto).
Tuttavia, l’area doveva essere frequentata anche in epoche più antiche come dimostra una necropoli di un centinaio di tombe scavate nella roccia che è stata intaccata dalla costruzione del laboratorio per la ceramica.