Questa notizia mi era sfuggita, ma, nonostante risalga ormai a due settimane fa, merita di essere segnalata. Gli archeologi diretti da Robert Littman e Jay Silverstein (University of Hawai’i, Manoa) hanno individuato un nilometro di età tolemaica a Tell el-Timai, a sud-est di Mansura nel Delta orientale. Il sito corrisponde all’antica Thmuis, città che, nel IV sec. a.C., divenne il capoluogo del 16° nomo del Basso Egitto al posto della vicina Mendes – distante solo mezzo chilometro – che fu abbandonata dopo lo spostamento del ramo mendesiano del Nilo. Proprio a questo braccio del delta era collegato il nilometro scoperto per caso durante scavi fognari. La struttura è composta da un pozzo del diametro di 2,4 metri in blocchi di calcare e da una scalinata che ne raggiunge il fondo. Lungo le pareti interne, sono incisi nomi in greco – forse dei finanziatori dell’opera – seguiti da numeri.
Il nilometro è datato al III sec. a.C. e, probabilmente, era connesso al vicino tempio tolemaico. L’importanza della scoperta sta nella rarità di queste costruzioni di cui conosciamo solo una ventina di esemplari in tutto l’Egitto (quello meglio conservato si trova a Elefantina). La loro funzione consisteva nel misurare l’altezza della piena che, prima della realizzazione della Grande Diga di Assuan, arrivava ogni anno con la stagione di akhet. In questo modo, era possibile prevedere l’andamento futuro del raccolto e, quindi, decidere la tassazione da applicare ai contadini: il livello ideale si aggirava intorno ai 3 metri; una piena troppo bassa avrebbe portato a un periodo di carestia, una troppo alta, invece, avrebbe creato danni ai campi. La presenza del nilometro, inoltre, conferma che qui passava un ramo del Delta ormai insabbiato.
Il sito della missione: www.telltimai.org