La missione egiziana diretta da Hisham Hussain ha scoperto un palazzo reale fortificato di 3500 anni nel nord del Sinai. Il ritrovamento è stato effettuato nel sito di Tell el-Hebua (vicino alla città di Qantara e a 3 km a est dal Canale di Suez), corrispondente all’antica Tjaru, il più grande sistema militare lungo la “Strada di Horus” che attraversava la penisola per proteggere il confine orientale (per approfondire, consiglio l’articolo di Alberto Pollastrini).
L’edificio in mattoni crudi sarebbe infatti unaa stazione intermedia per le tante campagne militari in Asia di Thutmosi III (1481-1425 a.C.), al cui regno risalgono diversi reperti individuati nell’area, tra cui ceramica e uno scarabeo. Tuttavia, il palazzo sarebbe stato fortificato solo in un secondo momento con l’aggiunta di un muro di cinta e un ingresso principale sul lato est. La struttura è composta da due sale rettangolari maggiori con ambienti secondari annessi. Dopo l’ingresso originale situato a nord, si entrava nel salone più ampio ornato con tre basi di colonna in calcare, per poi passare attraverso due porte – di cui sono state ritrovate le soglie in pietra – nella seconda stanza, anch’essa caratterizzata dalla presenza di due basi di colonna.
Dopo una fase di “abbandono” durante il Terzo Periodo Intermedio, in cui gli spazi sono stati sfruttati per sepolture – tra cui deposizioni infantili in anfora (foto in basso a sinistra) -, nella XXVI dinastia sono datati i lavori di fortificazione. In un deposito di fondazione di nuovi edifici, ad esempio, è stata scoperta una placca in faience con il cartiglio di Amasis (569-526 a.C.; foto in basso a destra).