Spariti 157 reperti da Saqqara. Chi è il colpevole?

Spariti 157 reperti da Saqqara. Chi è il colpevole? - Djed Medu

Ennesima falla nel sistema di tutela del patrimonio archeologico egiziano che viene a galla dopo anni. Zakaria Abdel-Aziz Osman, Procuratore Generale d’Egitto dopo la recente morte in un attacco terroristico del suo predecessore Hisham Barakat, ha inviato un rapporto ufficiale al ministro delle Antichità Mamdouh El-Damaty e al direttore delle gallerie archeologiche di Saqqara, accusandoli di avere responsabilità dirette sulla sparizione di 157 reperti dall’Imhotep Museum (vedi foto). Per questo motivo, è stata chiesto per i due il divieto di lasciare il Paese. L’indagine è partita dopo il sequestro, da parte dell’Interpol, di un rilievo in calcare che stava per essere messo all’asta in Svizzera, ma che originariamente era esposto nella Galleria 1 del piccolo museo situato all’ingresso dell’area archeologica di Saqqara. Una fonte interna avrebbe confermato che il furto risalirebbe a tre anni fa.

Mohamed Ramadan, portavoce del ministro, ha ammesso il misfatto, ma ha specificato che l’allora capo del dicastero era Mohamed Ibrahim. Inoltre, ha aggiunto che già nel 2014 era stata presentata una denuncia per presunte irregolarità nel trasferimento di alcune opere dalla Galleria 1 al nuovo Grand Egyptian Museum di Giza imputabili alla commissione di archeologi preposta su cui, a questo punto, ricadrebbe ogni responsabilità. Nel frattempo, è stato disposto l’inventario di tutti i pezzi conservati nell’Imhotep Museum.