Finalmente una scoperta tutta italiana! La missione del CNR – ISMA (Istituto di Studi sul Mediterraneo Antico) ha individuato due fortezze a Tell el-Maskhuta, sito posizionato al confine del Delta Orientale (15 km a ovest dalla città di Ismailia). La notizia è stata annunciata durante “Italian Archaeology in Egypt and MENA Countries”, convegno organizzato dall’Istituto Italiano di Cultura del Cairo – Centro Archeologico Italiano, gestito da Giuseppina Capriotti Vittozzi che è anche la direttrice del Progetto Tell el-Maskhuta.
La prima struttura risalirebbe al Periodo Tardo (672-332 a.C.) ed è composta da un doppio muro a nord, spesso rispettivamente 12 e 10 m, e un’altra cortina a est larga 12 m. L’altezza doveva raggiungere i 7 metri. Il secondo forte, come il primo in mattoni crudi, è stato costruito durante la XXVI dinastia (672-525) su resti più antichi di mille anni della dominazione Hyksos (II Periodo Intermedio). In questo caso, le pareti sono meno spesse con 8 (ovest) e 7 (est) m e un’altezza stimata di 5 m.
Sistemi di difesa del genere, con mura e torri di avvistamento (come per la vicina Tell el-Habua), sono perfettamente inerenti a un’area così strategica per il passaggio d’importanti vie di comunicazione naturali, come lo Wadi Tumilat, verso il Mar Rosso e la Palestina e per la posizione periferica, protetta dalla cosiddetta “Via di Horus”, spesso interessata dalla pressione di popolazioni straniere da est.